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carmen lasorella

 

Laureata in Giurisprudenza, con il massimo dei voti e con una tesi sul diritto all’informazione, prosegue nel mestiere cominciato già ai tempi del ginnasio su periodici di taglio economico (Piccola Industria, Specchio economico, Espansione, Il Mondo, etc.). Il praticantato a Il Globo, quotidiano di politica, economia e cultura. Collabora alle agenzie Radiocor e Ansa.

Alla RAI, dove aveva esordito con un programma di un’ora sul premio letterario Basilicata a 24 anni, la gavetta sarà lunga 8 anni prima dell’assunzione (1987).
Al TG2 rimane quasi 10 anni. Prima redattore ordinario, poi anchorwoman, finalmente inviato speciale, quindi titolare della rubrica TG2 Dossier Notte: cinque giorni su sette di approfondimenti in diretta.
Sono gli anni delle corrispondenze dai teatri di crisi internazionali, dal Mar Rosso la Golfo Persico, dall’Africa Orientale al Medio Oriente, all’America Latina.
Firma numerosi speciali: “Donne di Somalia”, “Somalia ultimo atto”, “Siad Barre”, “Siria, sulla via di Damasco”, “Etiopia: il regno del leone”, “Libano: una pace difficile”, “Salvador”, “Iraq: verso la guerra”.

Come  autrice e conduttrice a RaiUno realizza  diversi programma tra i quali “Gli ultimi giorni di Pompei”, e “Rinascimento: una fabbrica del futuro”. Entrambi una sfida: fare cultura in TV con gli ingredienti dello spettacolo e dell’informazione. Nel ’95 rimane vittima di un agguato in Somalia, nel quale muore l’operatore, Marcello Palmisano. Sono giorni difficili. Polemiche, processi, l’interrogativo: il diritto/dovere di cronaca può arrivare al punto di mettere in pericolo la vita?
Nello stesso anno lascia il TG2 e passa a RaiUno.
Per cinquantadue puntate va in onda il suo programma “Cliché”, seconda serata dedicata alla cronaca e al costume. Nel ’96 conduce anche prime serate come “Contro l’aids”, “Una serata per l’Europa”, “Il paese delle sirene”.

Nel luglio del ’96 viene nominata responsabile delle relazioni esterne della RAI e assistente del CDA e del presidente con la qualifica di Vicedirettore.
Nel novembre dello stesso anno torna ai reportages.
E’ in Ruanda, Zaire, Uganda, e Tanzania, dove realizza “I laghi del sangue”. Poi in Medio Oriente, titolo dello speciale “I sogni di Abramo”, quindi nel sud est asiatico per parlare della “Sfida di Hong Kong, Macao e Taiwan” (due puntate, ospiti in studio + reportage).

Nel ’98 è autrice del programma “primaDonna”: dodici ritratti di prime donne che segnano il nostro tempo in Italia e nel mondo. La formula: reportage + intervista. Le protagoniste all’estero: in Iran, la vice presidente Massoume’ Ebdekar e la Rafsanjani; sul problema dei neri d’America, ad Atlanta, Bernice King, pastore battista come il padre, Martin Luther;
a Parigi, Martine Aubry, ministro francese numero due di Jospin; ad Algeri, la dissidente berbera Kalida Messaoudi, colpita da una fatuà, la condanna a morte degli integralisti; in Birmania, Aung San Soon Kji, eroina della resistenza e premio nobel per la pace; a Ginevra, Maria Beatrice di Savoia;
a Madrid, la figlia di Fidel Castro, Alina.

Dall’agosto ’99 al luglio 2003 è responsabile della sede RAI di Berlino, con competenza sui paesi dell’Europa dell’est. Corrispondente per le testate radio e TV e le reti. Tra gli innumerevoli temi trattati, la Germania dieci anni dopo la caduta del muro in uno speciale per RaiUno.
Dall’autunno 2003 alla primavera 2004 va in onda su Raidue il suo programma “Visite a Domicilio”: 140 puntate di 15 –20 minuti, cinque giorni a settimana. Un programma-laboratorio itinerante con  il set sui luoghi dell’inchiesta, gli ospiti e i protagonisti in piazza, la fascia meridiana, non quella consueta degli approfondimenti serali. Un esperimento riuscito, ma scomodo.
Dal maggio 2004 ,senza incarico,  ha aperto un contenzioso con la Rai
Coordina convegni, tiene conferenze e corsi di comunicazione presso varie Università,  collabora a giornali italiani e tedeschi, scrive.

 Molti i premi ricevuti, tra gli altri quello della Critica Radiotelevisiva, il Premiolino per il miglior giornalista dell’anno, il Max David, dedicato agli inviati speciali. Il Guidarello, il Matilede Serao, il Premio Universum.

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